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Ailanthus altissima (Mill.) Swingle

Nome comune: Ailanto
Famiglia: SIMAROUBACEAE


Posizione nel percorso del Campus: 72


Origine

Specie alloctona, originaria della Cina; è una tra le più diffuse e pericolose specie invasive, in grado di minacciare la biodiversità degli habitat in cui è presente.


Distribuzione in Italia

Consulta la scheda sul Portale della Flora d'Italia


Descrizione

Portamento: è un albero dioico, che può raggiungere i 30 m di altezza, con fusto diritto e chioma espansa. Ha forte capacità pollonifera dall'apparato radicale e caulinare.
Scorza: di color grigio e liscia nelle piante giovani, diviene bruna e rugosa in quelle più vecchie. Caratterizzata da fessurazioni longitudinali chiare.
Foglie: di grandi dimensioni (30-90 cm) caduche, alterne, composte imparipennate, con foglioline di forma lanceolata a margine intero. Le foglie giovani si presentano con sfumature rossastre.
Fiori: pianta dioica con fiori unisessuali, raggruppati in grandi infiorescenze terminali di color bianco–verdastro. Fioritura: giugno-luglio. 
Frutti: samare alate leggermente ritorte per favorire la dispersione ad opera del vento, una singola pianta può produrre oltre 300.000 frutti in un anno.


Esigenze pedoclimatiche

Si tratta di pianta molto rustica facilmente adattabile a condizioni pedo-climatiche e ambientali diverse con un elevato potere infestante. Tende a formare densi popolamenti monospecifici.


Usi e curiosità

L’ailanto è stato nel passato introdotto in Europa nel 1760 e coltivato per l'allevamento di Phylosamia cynthia (bombice dell'ailanto), un lepidottero che avrebbe dovuto sostituire la coltivazione del baco da seta. La pianta è mellifera. La corteccia e le foglie possono provocare irritazioni cutanee allergiche. Tutte le parti della pianta emanano un forte e sgradevole odore. In Europa è stata utilizzata anche come pianta ornamentale e per il consolidamento delle scarpate. La sua rapida crescita, l'elevata capacità colonizzatrice (produce sino a 250.000 semi per albero all'anno e molti polloni), le caratteristiche allelopatiche che rallentano la crescita di altre specie e la capacità dell'apparato radicale di danneggiare edifici e murature, ne fanno un temibile colonizzatore invasivo. Oggi in tutta Europa sono in atto piani di eradicazione e contenimento dell'ailanto.



Pagine correlate

Consulta le schede delle specie invasive sul sito della Regione Piemonte.
Scopri anche le altre specie vegetali presenti nel Campus.

portamento ailanthus altissima
Portamento
Georges Jansoone [CC BY-SA 3.0], via Wikimedia Commons
foglie ailanthus altissima
Foglie
Karduelis [Public domain], via Wikimedia Commons
infiorescenza ailanthus altissima
Infiorescenze
H. Zell [CC BY-SA 3.0], via Wikimedia Commons
frutti ailanthus altissima
Frutti
Ανώνυμος Βικιπαιδιστής [CC BY 3.0], via Wikimedia Commons
Ultimo aggiornamento: 25/10/2021 13:27
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