Betula pendula Roth
Nome comune: Betulla
Famiglia: BETULACEAE
Posizione nel percorso del Campus: 64, 69
Origine
Specie autoctona, originaria dell'Europa, dalla Scandinavia alla Spagna.
Distribuzione in Italia
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Descrizione
Portamento: albero che raggiunge un'altezza di 20 m, con tronco eretto e chioma espansa. I rami secondari sono penduli, glabri e con ghiandole resinifere.
Scorza: sottile, bianca, liscia, si sfalda in placche cartacee trasversali.
Foglie: caduche, semplici, di forma rombo-triangolare, a margine dentato con inserzione alterna attraverso un corto picciolo su rametti sottili.
Fiori: unisessuali, raggruppati in infiorescenze pendule cilindriche (amenti). Le infiorescenze maschili sono pendule e di colore giallo-brunastro; le femminili sono tozze e di colore verdastro. Fioritura: primavera.
Frutti: infruttescenze cilindriche pendule che si disgregano a maturità, formate da piccoli acheni alati e brattee trilobate.
Esigenze pedoclimatiche
La pianta è pioniera, eliofila, si adatta ad ogni tipo di terreno, sopportando condizioni di umidità e siccità estreme.
Usi e curiosità
Il legno è utilizzato nell’industria cartaria e nella produzione di utensili. Le foglie contengono pigmenti tintori gialli. Dalla linfa zuccherina si ricavano vari tipi di bevande. Dalla scorza si ricava un olio profumato dalle proprietà antisettiche usato nella concia del "cuoio di Russia". Per le sue caratteristiche ecologiche, quali l’elevata capacità di colonizzare terreni disturbati o abbandonati, la betulla è considerata una importante specie selvicolturale. Per le sue caratteristiche estetiche (scorza chiara, chioma leggera e luminosa) la specie è molto usata anche a scopo ornamentale.
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