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RESToRE - Recupero e valorizzazione di varietà autoctone di Solanum tuberosum a rischio di estinzione

Tipologia
Regionale
Programma di ricerca
PSR 2014-2022 Regione Piemonte - Misura 10 - Sottomisura 10.2 – Operazione 10.2.1 – Sostegno per la conservazione, l’uso e lo sviluppo sostenibili delle risorse genetiche vegetali in agricoltura
Periodo
01/03/2023 - 31/12/2023
Coordinatore
Ezio Portis

Partecipanti al progetto

Descrizione del progetto

Come riportato nell’introduzione del Piano Nazionale sulla Biodiversità di Interesse Agricolo “Negli ultimi 50 anni, l'uomo con le sue attività produttive ha modificato profondamente la base ecologica del mondo vivente e in molti casi il danno arrecato è irreversibile. La riduzione della varietà delle forme viventi e degli ambienti e la semplificazione dei paesaggi, ossia la perdita di biodiversità, dovuta all’attività umana, sia in termini di sovra-sfruttamento delle risorse naturali, sia di alterazioni dell’ambiente, è oggi uno dei problemi di maggiore importanza su scala mondiale.” Il recupero, la salvaguardia e la caratterizzazione (descrizione minuziosa dei caratteri) delle risorse genetiche è indispensabile per il mantenimento della biodiversità, soprattutto per le specie ed ecotipi a rischio di estinzione.

Alla luce di queste considerazioni si è strutturata un’attività progettuale incentrata su varietà autoctone di patata, a rischio di estinzione che richiedono, pertanto, specifici interventi di recupero/caratterizzazione/sanificazione.

Il progetto si pone una serie di obiettivi generali mirati a garantire la conservazione delle varietà in studio, migliorarne gli aspetti fitosanitari e mettere in conservazione tuberi sani e rispondenti alle caratteristiche dei rispettivi ecotipi/varietà. Le azioni legate alla caratterizzazione, nonché l’identificazione delle appropriate strategie per la sanificazione, ne valorizzeranno le produzioni e, conseguentemente, stimoleranno sia l’interesse alla loro coltivazione da parte dei produttori che il loro utilizzo da parte dei consumatori. La valorizzazione del materiale genetico recuperato, caratterizzato e risanato potrebbe anche prevedere una futura caratterizzazione per la destinazione d’uso culinario che potrebbe contribuire ad aumentare la competitività delle risorse genetiche locali nei confronti di quelle commerciali

Il progetto prevede attività mirate, dettagliatamente descritte nel punto successivo, che si pongo i seguenti OBIETTIVI SPECIFICI:

  1. Recuperare e collezionare germoplasma di varietà locali di patata
  2. Valutare la similarità genetica esistente nell’ambito dei genotipi collezionati mediante applicazione di tecniche molecolari di analisi del DNA
  3. Risanare dai principali virus il materiale acquisito
  4. Moltiplicare in vitro ed in vivo il materiale caratterizzato
  5. Produrre e distribuire agli agricoltori il tubero seme.
  6. Aumentare le competenze tecniche di conservazione e moltiplicazione in vitro del germoplasma di varietà locali di patata con successiva produzione di minituberi e tuberi seme, a docenti e allievi dell’Istituto Professionale Agrario.
  7. Organizzare giornate di divulgazione scientifica e agronomica sul territorio piemontese rivolte a tutti i soggetti della filiera di produzione, commercializzazione e utilizzazione della patata

 L’intera attività progettuale consentirà di ottenere i seguenti risultati:

  1. Recuperare, risanare e rendere disponibile germoplasma di varietà locali di patata a forte rischio di estinzione
  2. Ottenere la precisa caratterizzazione genetica dei materiali collezionati, per il confronto con i profili genetici depositati in Database progetto G2P-SOL
  3. Identificare in modo univoco i genotipi collezionati
  4. Disporre di piante madri virus esenti di varietà locali in vitro preservandole dal rischio di estinzione che, in poco tempo e poco spazio, consentono di ottenere migliaia di vitropiante idonee al trapianto in vivo
  5. Produrre minituberi (dal vitro al vivo), i quali rappresentano un prodotto molto più maneggevole rispetto alle vitropiante così che possano essere distribuiti, con qualche accortezza, anche agli agricoltori custodi ampliando quindi il numero degli attori coinvolti nell’intero progetto.
  6. Far conseguire a tutti i soggetti coinvolti nel progetto, ed in primis agli allievi dell’Istituto agrario coinvolti, le competenze di apprendimento così come previste dal profilo di uscita dell’indirizzo di istruzione professionale “Agricoltura, sviluppo rurale, valorizzazione dei prodotti del territorio e gestione delle risorse forestali e montane” (Decreto ministeriale 24 maggio 2018, n. 92. ai sensi dell’articolo 3, comma 3, del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 61)

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ATTIVITÀ DEL PROGETTO

Il Progetto RESToRE si basa sul concetto di biodiversità agricola previsto dal Piano Nazionale sulla Biodiversità di Interesse Agricolo, che definisce la biodiversità quale “variabilità tra organismi viventi da tutte le fonti possibili inclusi gli ecosistemi […] e i complessi biologici di cui questi sono parte, comprendendo, quindi, la diversità all’interno della specie, tra le specie e degli ecosistemi”. In particolare, le attività mirate previste dal progetto vanno nella direzione delineata da tale documento quadro focalizzando l’attenzione sulla caratterizzazione genetica delle varietà locali di patata a rischio di estinzione. Un ulteriore elemento chiave del progetto consiste nella compenetrazione tra chi effettua la conservazione degli ecotipi “ex situ” e chi effettua la coltivazione “in situ”, partendo dalla considerazione che la possibilità reale di recupero e di reintroduzione nel bio-territorio è strettamente legata alla valorizzazione delle produzioni dei coltivatori custodi e al sostegno che essi potranno ricevere nell’identificazione delle corrette strategie per la riproduzione della semente o propagazione del materiale vegetativo delle varietà locali.

Lo schema di attività del progetto ricalca l’impostazione prevista dal Piano Nazionale sulla Biodiversità di Interesse Agricolo, prevedendo: (1) la corretta identificazione della risorsa genetica data dal legame con il territorio (ricerca storico-documentale) e dalle caratteristiche morfologiche e genetiche; (2) la corretta impostazione della conservazione “in situ” ed “ex situ”, a livello locale sia con i coltivatori custodi o loro comunità, che con le banche del germoplasma; (3) la creazione delle basi per la valorizzazione delle varietà locali, il risanamento fitosanitario, la loro reintroduzione, quando possibile, sul territorio soprattutto di quelle a rischio di estinzione.

In particolare sono previste le seguenti attività:

AZIONI MIRATE

Azioni per la caratterizzazione delle risorse genetiche nel settore agricolo:

Attività 1.1 – Adattamento del protocollo di analisi molecolare K-seq per il genoma di patata (Solanum tuberosum).

Attività 1.2 - Caratterizzazione molecolare delle varietà locali di patata mediante protocollo di genotipizzazione K-seq e studio delle relazioni filogenetiche

Azioni per la raccolta ed azioni per l’utilizzo delle risorse genetiche nel settore agricolo:

Attività 2.1- Recupero dei genotipi di varietà locali di patata

Attività 2.2 - Introduzione in vitro e risanamento da virus

Azioni per la conservazione in situ ed ex situ delle risorse genetiche nel settore agricolo:

Attività 3.1 - Allestimento di una o più camere di crescita per la conservazione e la moltiplicazione in vitro del germoplasma di varietà locali di patata

Attività 3.2 - Allestimento di un tunnel o serra antiafidi; Produzione di vitropiante e successivo trasferimento in vivo per la produzione di minituberi (Tissue Culture - TC) virosi 0 % di varietà locali di patata

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AZIONI DI ACCOMPAGNAMENTO

Corsi di formazione

Attività 4.1 - Corso di formazione ad un gruppo di docenti dell’Istituto Professionale Agrario “Silvio Fobelli” di Crodo (VB) per l’apprendimento delle principali tecniche di coltura in vitro ed espianto del meristema apicale

Azioni di informazione e diffusione, Preparazione di relazioni tecniche

Attività 4.2 - Divulgazione dei risultati e Relazione scientifica conclusiva di progetto

 

Note

PARTNERSHIP:
- DISAFA (Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari) Università degli Studi di Torino
- DAGRI (Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agrarie, Alimentari, Ambientali e Forestali) Università degli Studi di Firenze
- Istituto Comprensivo “Innocenzo IX” di Baceno – IPSSASR “Silvio Fobelli”, Crodo (VB)
Ultimo aggiornamento: 18/05/2023 14:20
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