Albizia julibrissin Durazz.
Nome comune: Acacia di Costantinopoli
Famiglia: FABACEAE
Posizione nel percorso del Campus: 27
Origine
Specie alloctona, originaria dell'Asia, dall'Iran al Giappone.
Distribuzione in Italia
Consulta la scheda sul Portale della Flora d'Italia
Descrizione
Portamento: albero di altezza non superiore ai 10 m, con chioma ombrelliforme molto espansa, a causa dell'andamento divaricato delle ramificazioni e tronco diritto.
Scorza: grigio verdastra negli individui giovani, diventa bruna con solchi longitudinali con l’avanzare dell'età.
Foglie: decidue, alterne, composte bipennate, inserite su rametti orizzontali; le foglie possono essere più lunghe di 30 cm.
Fiori: ermafroditi, con numerosi stami, lunghi e di colore rosato o rosso violetto nella parte apicale e giallo-crema in quella basale; calice e corolla sono piccoli, a forma d'imbuto e di colore verde. I fiori sono riuniti in un'infiorescenza compatta di forma sferica, a sua volta unita ad altre in corimbo terminale. Le infiorescenze sono collocate sui rametti in posizione terminale. Fioritura: tra giugno e agosto.
Frutti: legumi di 8-15 cm, appiattiti, di colore bruno a maturazione, che persistono attaccati ai rami durante il periodo invernale.
Esigenze pedoclimatiche
Pianta molto rustica, preferisce terreni profondi e ben drenati a leggera reazione acida, ma si adatta anche a terreni sabbiosi e asciutti. Non tollera terreni calcarei. Ama l’esposizione in pieno sole e mal sopporta venti freddi.
Usi e curiosità
Il genere fu dedicato a Filippo degli Albizzi, nobile fiorentino che introdusse la pianta in Italia nel 1749 di ritorno da un viaggio a Costantinopoli. L'epiteto specifico julibrissin potrebbe riferirsi agli stami allungati e setosi e derivare dal termine persiano 'gul-i-abrisham' = 'fiore di seta'. È molto utilizzata come pianta ornamentale per il suo pregio estetico; nel verde pubblico viene impiegata anche per la sua tolleranza all'inquinamento atmosferico.
Pagine correlate
Scopri anche le altre specie vegetali presenti nel Campus.

Cmapm [Public domain], via Wikimedia Commons

Bostonian13 [CC BY-SA 3.0], via Wikimedia Commons

Eugene Zelenko [CC BY-SA 4.0], via Wikimedia Commons

Dalgial [CC BY-SA 3.0], via Wikimedia Commons

Philmarin [CC BY-SA 3.0], via Wikimedia Commons