Liriodendron tulipifera L.
Nome comune: Albero dei tulipani
Famiglia: MAGNOLIACEAE
Posizione nel percorso del Campus: 25
Origine
Specie alloctona, originaria del Canada e delle regioni orientali degli Stati Uniti, introdotta in Europa intorno alla metà del '700 a scopo ornamentale.
Distribuzione in Italia
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Descrizione
Portamento: fusto diritto, chioma piramidale, rami sinuosi; raggiunge in Italia i 25 m di altezza, ma può arrivare fino a 50 m nei luoghi di origine.
Scorza: chiara, tendente al grigiastro, liscia, che tende a desquamare con l'età.
Foglie: caduche, semplici, alterne, lunghe dai 4 agli 8 cm; la forma fogliare è molto caratteristica: sub-quadrata con 4 lobi; la pagina superiore è di colore verde chiaro e lucida, mentre quella inferiore è più chiara e presenta sfumature grigiastre; in autunno le foglie assumono una bella colorazione giallo-dorata e arancio-rossiccia che conferisce valore ornamentale alla specie.
Fiori: ermafroditi, molto grandi (circa 8 cm di diametro) e collocati sulla parte terminale dei rami. Dal loro aspetto deriva il nome della pianta: assomigliano infatti a tulipani di colore verde giallastro con striature arancioni alla base.
Fioritura: giugno-luglio.
Frutti: acheni alati riuniti in un'infruttescenza conica di colore bruno.
Esigenze pedoclimatiche
Non tollera la siccità e gli ambienti caldi, rifugge i terreni calcarei.
Usi e curiosità
Il nome del genere Liriodedendron deriva dal greco λείριον "giglio" e δένδρον "albero", mentre l'epiteto specifico tulipifera deriva dal latino e significa portatrice di tulipani.
In Italia la specie è di prevalente uso ornamentale (ne esistono numerose cultivar), nei paesi di origine si usa in selvicoltura ed il legno è utilizzato in falegnameria. Dalla scorza si possono estrarre alcalodi (liriodendrina e tulipiferina) con attività febbrifuga e cardiotonica. È una pianta molto longeva, ma di lento accrescimento che emette i primi fiori dopo i primi 15-20 anni.
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