Prunus laurocerasus L.
Nome comune: Lauroceraso
Famiglia: ROSACEAE
Posizione nel percorso del Campus: 65
Origine
Specie alloctona, originaria dell'Asia Minore e dell'Europa sud-orientale.
Distribuzione in Italia
Consulta la scheda sul Portale della Flora d'Italia
Descrizione
Portamento: arbustivo e arboreo; chioma densa e globosa, fusto eretto, a volte sinuoso; raggiunge un'altezza di 6 m.
Scorza: grigia e liscia nei giovani esemplari, tende a scurirsi e a formare rugosità con l'età.
Foglie: persistenti, semplici e di forma ovata-oblunga, ad inserzione alterna, coriacee, lunghe 10-18 cm, con apice acuto e margine finemente dentellato; la pagina superiore è lucida e di colore verde scuro, quella inferiore è più chiara.
Fiori: ermafroditi, bianchi, profumati, riuniti in una lunga infiorescenza a racemo, eretta, posta all'ascella delle foglie. Fioritura: marzo-maggio.
Frutti: drupe sferiche di colore rosso, poi nero lucido a maturità.
Esigenze pedoclimatiche
Predilige terreni freschi e poco calcarei ed esposizioni in pieno sole a mezz'ombra, ma tollera anche posizioni ombreggiate. Sopporta l'inquinamento atmosferico. Teme il calcare e il ristagno idrico.
Usi e curiosità
L'epiteto specifico laurocerasus fa riferimento alle foglie simili all'alloro e ai frutti simili alle ciliegie. La specie, essendo molto adattabile, è ampiamente utilizzata a scopo ornamentale per formare siepi. Tutta la pianta è velenosa per la presenza di acido prussico. Le foglie se schiacciate producono un profumo di mandorla; nel Modenese sono usate per preparare un infuso alcolico detto "laurino".
Pagine correlate
Consulta le schede delle specie invasive sul sito della Regione Piemonte.
Scopri anche le altre specie vegetali presenti nel Campus.

Gmihail [CC BY-SA 3.0 rs], via Wikimedia Commons

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