Tilia cordata Mill.
Nome comune: Tiglio selvatico
Famiglia: MALVACEAE
Posizione nel percorso del Campus: 40
Origine
Il tiglio selvatico è una specie originaria dell'Europa e delle regioni caucasiche dell'Asia.
Distribuzione in Italia
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Descrizione
Portamento: albero che può superare i 25 metri di altezza con fusto diritto e chioma densa e ampia. Polloni basali frequenti.
Scorza: grigio-nerastra, liscia, screpolata alla base. È attraversata longitudinalmente da solchi grigio-brunastri.
Foglie: caduche, da 4 a 10 cm, alterne, picciolate, a lamina cordata, con margine leggermente seghettato e appuntite all'apice. La pagina superiore è glabra, di colore verde scuro con nervature poco evidenti, quella inferiore da verde chiaro a glauca con ciuffi di peli brunastri lungo la nervatura mediana.
Fiori: ermafroditi, attinomorfi, bianco-giallastri, pentameri, riuniti a formare infiorescenze pendule (formate da 3-16 fiori) sorrette da una brattea di colore verde chiaro. Fioritura: giugno-luglio, dopo l'emissione fogliare.
Frutti: nucule subglobose-tondeggianti, finemente verrucose con costolature appena accennate. Di colore grigio-brunastre a maturità (ottobre).
Esigenze pedoclimatiche
Cresce in boschi di latifoglie decidue, ama terreni freschi e profondi di preferenza calcareo-argillosi.
Usi e curiosità
Specie molto utilizzata a scopo ornamentale, soprattutto in cultivar (tra le più diffuse la cultivar 'Greenspire'). Se propagata da seme può essere pollonifera. Le cultivar sono moltiplicate per innesto.
I fiori e le brattee sono usati in erboristeria per la preparazione di tisane calmanti ed emollienti. Gli antichi Romani ne usavano la scorza per la produzione di bende e cordami.
Pagine correlate
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AnRo0002 [CC0], via Wikimedia Commons

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Muséum de Toulouse [CC BY-SA 4.0], via Wikimedia Commons

Dinesh Valke [CC BY-SA 2.0], via Wikimedia Commons