Economia e gestione delle foreste e delle aree marginali
TAG: economia e politica forestale, sviluppo rurale, aree interne, servizi ecosistemici, innovazione
Valorizzazione di percorsi di sviluppo sostenibili, endogeni e integrati per le aree marginali L’obiettivo di ricerca del gruppo è studiare gli aspetti economici e sociali legati allo sviluppo delle aree marginali, con particolare riferimento agli ambienti montani e collinari e alle problematiche di gestione del rischio idrogeologico. Approfondimenti
L’attività economica in questi territori è connotata da peculiarità e limiti che ne determinano i risultati e le ricadute. Il tessuto rurale si basa sull’attività di piccole imprese, spesso a gestione familiare, in grado di trasformare i limiti ambientali e socioeconomici locali in opportunità, privilegiando gli aspetti qualitativi, le relazioni sociali, la valorizzazione delle risorse naturali e la fornitura di beni differenziati e dei relativi servizi ecosistemici.
In questo ambito le attività di ricerca sfruttano le discipline classiche dell’analisi territoriale, di settore e di filiera, fra cui lo studio dei costi e della redditività delle aziende agricole e forestali, il marketing delle filiere locali, l’estimo rurale, la valutazione delle politiche agroforestali.
Accanto agli strumenti tradizionali dell’analisi economica sono sperimentati metodi innovativi, relativi alla valutazione dei servizi ecosistemici, dei costi sociali dell’impatto ambientale delle filiere agroalimentari e del valore dei beni pubblici, con un’attenzione alle dinamiche sociali, alla sicurezza e alla formazione innovativa.
Filippo Brun's Lab
Development of tools for the evaluation of forest policies and socio-economic impact in the Piedmont forest sector
Stumpage Price model: economic evaluations related to forest harvesting
Forest Policy and Economics; 93: 36-44
Regione Piemonte, Regione Liguria, Regione Lombardia; Regione autonoma Valle d’Aosta; Provincia Autonoma di Trento, Politecnico di Torino; Consorzi forestali, UNAAPI; EURAC Research; Fondazione Montagna Sicura – Montagne sûre; Università degli Studi di Padova -Dipartimento TESAF (UNIPD); ETIFOR; Ente Regionale per i Servizi all’Agricoltura e alle Foreste - Regione Lombardia (ERSAF); Politecnico di Torino - Dipartimento di Ingegneria dell’Ambiente, del Territorio e delle Infrastrutture DIATI (POLITO)
Centre Régional de la Propriété Forestière (FRA), Institut National de la recherche agronomique (FRA); Association de développement pour l’apiculture provençale (FRA);Institut des Sciences de l’Environnement & des Territoires d’Annecy (FRA), Centre Forestier de la Région Provence Alpes Côte d’Azur, Ferme Reinach–Centre de formation professionnelle et de promotion agricole de Savoie (FRA) ;Entreprises Forestières des Savoie (FRA), Syndicat des Exploitants Forestiers et Scieurs Alpes-Méditerranée (FRA); Institut national de recherche en sciences et technologies pour l'environnement et l'agriculture, Groupement de Grenoble (IRSTEA); Bureau de Recherches Géologiques et Minières (BRGM); Alp’ Géorisques
Inèdit
Bundesforshungs und Ausbildungszentrum für Wald, Naturgefahren und Landschaft (BFW)
Forsttechnischer Dienst für Wieldbach und Lawinenverbauung (WLV); Forstbetrieb Franz Mayr-Melnhof-Saurau (FMM)
Bundesministerium für Land und Forstwirtschaft, Umwelt und Wasserwirtschaft (BMLFUW)
Georg-August-Universität Göttingen - Stiftung öffentlichen Rechts (UGOTT); Bayerische Landesanstalt für Wald und Forstwirtschaft (LWF)
Berner Fachhochschule (HAFL)
Zavod za gozdove Slovenije (SFS)
Univerza v Ljubljani, Biotehniška fakulteta, Oddelek za gozdarstvo in obnovljive gozdne vire (UL)
Gozdarski inštitut Slovenije (SFI).