Il gruppo si occupa dello studio delle potenzialità dei ruminanti nel contribuire alla degradazione delle microplastiche, al contenimento delle emissioni dei gas con effetto serra (GHG) e all’utilizzazione di alimenti e sottoprodotti alternativi non competitivi con l’uomo.

L'obiettivo è quello di contribuire ad affermare un nuovo ruolo della zootecnia ed in particolare dei ruminanti, valorizzandone il contributo ambientale e sociale derivante dall’intensa attività ruminale capace di agire sull’inquinamento da plastiche e metano, garantendo al contempo produzioni non competitive dal punto di vista nutrizionale con l’uomo.

Il gruppo si occupa in particolare della ricerca di sistemi per l’identificazione e la quantificazione di microplastiche negli alimenti zootecnici (tradizionali ed alternativi); studio della degradabilità in vitro di alimenti e microplastiche; valutazione in vitro dell’influenza sull’attività ruminale di alimenti, microplastiche ed additivi per il controllo delle emissioni gassose. Oltre alla valutazione nutrizionale, qualitativa, etica e di sostenibilità degli alimenti zootecnici tradizionali, gli studi vengono rivolti all’individuazione di alimenti alternativi, nell’ottica di favorire la conservazione dell’ecosistema, la biodiversità, la riduzione del cambiamento climatico e a promuovere uno sviluppo sostenibile contribuendo al controllo delle problematiche attuali.

• “Microplastics and animal nutrition: detection and control”. Dottorato di ricerca 39°Ciclo – DISAFA – UNITO (2022-2025)
• “From pollution to solution: rumen microbiota in microplastics degradation and methane emissions”. Dottorato di ricerca PON 37°Ciclo DISAFA – UNITO (2023-2026)
• “Incremento della resilienza nelle produzioni zootecniche” – Fondi 60% UNITO (2023)
• “Produzioni zootecniche e sostenibilità” - Fondi 60% UNITO (2022)
• “Sostenibilità e biodiversità nel settore zootecnico” – Fondi 60% UNITO (2021)

• Tassone S., Sarnataro C., Glorio Patrucco S., Mabrouki S., Barbera S. (2023). The effect of the stirring speed on the in vitro dry matter degradability of feeds. Fermentation, 9, 56.
• Tassone S., Mabrouki S., Barbera S., Glorio Patrucco S. (2023). Laboratory analyses used to define the nutritional parameters and quality indexes of some unusual forages. Animals, 12, 2320.
• Abid, K., Boudagga, S., Abid, O., Najar, T., & Jaouani, A. (2023). Bioconversion of grape pomace waste into suitable alternative feed for ruminants with Pleurotus cornucopiae and Ganoderma resinaceum via solid-state fermentation bioprocess. Biomass Conversion and Biorefinery, 1-10.
• Abid, K., Jabri, J., Yaich, H., Malek, A., Rekhis, J., & Kamoun, M. (2023). Bioconversion of alperujo into an alternative feed for ruminants by pretreatment with live yeasts and/or exogenous fibrolytic enzymes. Environmental Science and Pollution Research, 1-8.
• Abid, K., Yaich, H., Jabri, J., Malek, A., Rekhis, J., & Kamoun, M. (2023). Bioconversion of green algae Ulva lactuca biomass with Saccharomyces cerevisiae yeast and exogenous fibrolytic enzymes into suitable ruminant feed. Biomass Conversion and Biorefinery, 1-10.

Laboratoire d’Appui à la Durabilité des Systèmes de Production au Nord-Ouest, Ecole Supérieure d’Agriculture du Kef, University of Jendouba, Le Kef, 7119 - TUNISIA
Università degli Studi di Milano - Dipartimento di Scienze Agrarie e Ambientali - Produzione, Territorio, Agroenergia Milano - Italia
Università Cattolica del Sacro Cuore. Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali; Dipartimento di Scienze e Tecnologie Alimentari. Piacenza – Italia
Università degli Studi di Udine. Dipartimento di Scienze Agroalimentari, Ambientali e Animali. Udine - Italia
Università degli Studi di Torino. Dipartimento di Chimica. Torino - Italia